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Burma chronicles
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burma chronicles

Manca la profondità dello sguardo, che qui rimane più superficiale, da turista, per quanto privilegiato.Į perché manca quella profondità di sguardo? Il disegno è semplificato, asciutto, semplice, i fronzoli grafici ridotti all’essenziale, probabilmente per la difficoltà di reperire materiale da disegno in loco (considerato anche caldo e umidità: c’è un momento divertente nel quale il protagonista guardando il meteo alla tivvu esplode in urla di gioia e festeggiamenti, perché essendo nato in Québec ed essendo in quel momento in Birmania, poteva dire d’essere nato nel posto più freddo della terra e di abitare in quello più caldo).Ĭosa manca, almeno per me, rispetto alle Cronache da Gerusalemme? Ma sempre divertenti acute e interessanti. Non all’altezza delle cronache di Gerusalemme, che secondo me rimane la sua vetta.

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Sottotitolo: datemi un passeggino, e vi disegnerò il mondo.















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